domenica 1 agosto 2010

Divagazioni semiserie di uno Svizzero poco serio e molto semi

Oggi è il 1° agosto: Festa Nazionale e in molte piazze della Confederazione si sentiranno discorsi commemorativi. Non sarà così a Dalpe dove la gente preferisce mangiare la polenta e probabilmente ne trae maggior godimento dell'ascoltare parole.

In rare occasioni mi diverto a "buttar giù", pure io, alcune righe di dubbia qualità.
Del resto sono già stato accusato d'utilizzare il mio blog, quasi istituzionale, in modo politicamente scorretto. La cosa non mi tange anzi mi diverte!

Vi rendo quindi partecipi dei miei pensieri di figliol prodigo di Mamma Elvezia.

1. Mi chiedo se abbiamo un'identità nazionale. Faccio 20 km e cambia la lingua, il piatto tipico e la religione.

2. Rimane un mistero il perchè sono più di sette secoli che viviamo senza darcele di santa ragione. Qualcuno ritiene perchè siamo capaci d'andar d'accordo, ma forse il motivo sta nel fatto che parliamo quattro lingue diverse e non capendoci perfettamente, ognuno rimane sulle sue.

3. Una cosa mi diverte: è l'atteggiamento con le Nazioni confinanti.
Se un italiano dice ad un ticinese che siamo simili a loro, non la prendiamo proprio bene. La stessa cosa capita tra un abitante del Canton Neuchatel e un Francese o tra un appenzellese e un Germanico.
Almeno per quanto riguarda il caffè siamo sicuramente diversi dagli italiani: il nostro ristretto più ristretto sarà sempre troppo lungo per un abitante della vicina penisola.

4. Ci dicono che siamo tutti precisi e puntuali: falso! Vuol dire che almeno uno svizzero non lo conoscete e quello sono io.

5. Rimangono cose che solo noi sappiamo produrre e delle quali possiamo giustamente essere fieri: il coltellino svizzero, la cioccolata, il latte che è buono il doppio di quello prodotto fuori dai confini nazionali, gli orologi, la ricerca scientifica e la grappa nostrana (utile a stimolare le buone idee).
Di alcune altre cose non possiamo forse essere orgogliosi: il "politico" che vuole dichiarare guerra alla Libia, i sette "solisti" del Consiglio Federale, le buche in alcune strade di Dalpe (ma per quest'ultimo problema sono fiducioso) e la grappa nostrana (forse è la causa di alcune pensate dei nostri politici).

Auguro a tutti un buon Natale della Patria, in particolare al mio nipote 14enne e rimango comunque ancora contento e fiero di vivere in questo Paese, anche se le vacanze le sto facendo in Italia...