lunedì 1 ottobre 2012

Intervento di tutela della torbiera della Bedrina


La torbiera della Bedrina (Foto Pro Natura)
Nelle scorse settimane è stata pubblicata, all'albo comunale su istanza di Pro Natura e del Patriziato di Dalpe, una domanda di costruzione molto particolare che interessa la torbiera della Bedrina.
Tranquillizzo subito chi sta pensando che qualcuno intende edificare in mezzo ad una zona protetta.
Nessun allarmismo: la procedura è necessaria per permettere un intervento di tutela del delicatissimo "microecosistema" della zona.


Andrea, biologo e collaboratore di Pro Natura ci spiega nel dettaglio il progetto.

La torbiera della Bedrina ha subito in questi ultimi decenni un processo naturale di erosione nel punto principale di uscita dell’acqua. Questa erosione è la causa dell’abbassamento del livello della falda di parte della torbiera. Quando la falda si abbassa la parte superiore del terreno viene esposta all’aria e si innesca il processo di decomposizione e mineralizzazione della materia organica morta.
Questo processo, che con l’acqua acida della torbiera non avviene, libera sostanze minerali di cui piante e erbe hanno bisogno. La conseguenza
è che alcune erbe come la molinia approfittano di questi nutrimenti e invadono la palude scalzando le specie che meritano protezione come sfagni (muschi da torbiera), i carici o la pianta carnivora che non sopportano la loro concorrenza.

Per capire nei dettagli il problema e per valutare il da farsi, sono stati svolti negli anni scorsi degli studi sulla struttura della torbiera e sulla sua idrologia. Grazie ad essi sono stati studiati gli interventi che verranno eseguiti in parte questo autunno (2012) e terminati in primavera 2013.
Lilium-martagon (Foto Pro Natura)

Questi interventi prevedono la costruzione di piccole dighe nascoste nel terreno per fare in modo che il livello della falda sia più alto e meno variabile.
Il termine dighe non deve spaventare perchè le variazioni di falda da mitigare sono ridotte a poche decine di centimetri e gli sbarramenti agiscono anche in profondità per “chiudere” i buchi di infiltrazione profondi.

È importante poter proteggere questa e altre torbiere perchè oggigiorno in natura questi ambienti non si ricreano più a causa della presenza dell’uomo.
Senza di esse molte specie non potrebbero trovare un ambiente idoneo per sopravvivere. La nostra responsabilità è quindi alta sopratutto se pensiamo che le paludi si sono ridotte ad un decimo della loro estensione naturale a causa dell’intervento umano.

Con questi interventi si vuole quindi dare una mano concreta ed efficace alla protezione di questa bella torbiera.

La zona della Bedrina (Fonte Pro Natura)
Penso sia un privilegio avere una zona protetta di grande valore come la torbiera della Bedrina e per chi vuole sostenere l’associazione vi è la possibilità di diventare membro (http://www.pronatura-ti.ch/iscrizione.php) o fare un versamento sul conto corrente di Pro Natura: 65-787107-0.

E qui altre informazioni su Pro Natura e ulteriori indicazioni sulla zona della Bedrina.