giovedì 11 febbraio 2010

PiuMogna Piu ViVa

Finalmente svelati anche agli autoctoni e non, tutti i dettagli del progetto Piumogna + viva.
Questo blog aveva già pubblicato in anteprima le diverse proposte dell'iniziativa in alcuni post precedenti. (qui, qui e qui).

Ieri sera, nella sala dell'Assemblea comunale di Dalpe, è stata l'occasione per esporre in modo più dettagliato il progetto.

La serata è stata introdotta dal Sindaco Marzio Eusebio che ha spiegato il ruolo del Comune e la necessità di una partecipazione attiva della popolazione con proposte concrete e senza escludere nulla almeno nella prima fase, per poi concretizzare strada facendo, quelle proposte che evidenziano una sostenibilità realizzativa da ogni punto di vista.

Il Presidente del Patriziato Giuseppe Fransioli ha poi esposto i temi che toccano da vicino gli aspetti produttivi agricoli.
In particolare la volontà del Patriziato di realizzare degli interventi per favorire la vendita diretta dei prodotti caseari e della mazza come pure l'idea di uno sviluppo agroturistico dell'alpe di Geira.

La parte centrale dell'incontro è stata presentata e spiegata dall'ing. Cappelletti che funge quale coordinatore del progetto.

L'iniziativa si appoggia sull'articolo 93 cp1 c della legge federale sull' agricoltura, il quale sostiene i progetti di sviluppo regionale e di promozione di prodotti indigeni e regionali ai quali l’agricoltura partecipa in modo preponderante.

Attualmente il progetto si trova in una fase intermedia e la prossima tappa da raggiungere è fissata per la fine di luglio con gli accertamenti preliminari delle diverse proposte. Per tale termine sarà necessario presentare dei documenti completi e dettagliati compreso un bussines plan e la relativa analisi di sostenibilità finanziaria (qui un esempio). Seguirà la fase d'aggiustamento dove sarà ancora possibile apportare dei correttivi ai documenti, per poi passare alla realizzazione e alla promozione.

Un punto importante è rappresentato dalla necessità di far crescere e vivere i singoli progetti in modo armonico e coordinato con la messa in rete degli stessi, la creazione di un marchio e la promozione (sito internet, collaborazione con l'Ente turistico, diffusione di prospetti informativi, ecc.)

Il coordinatore del progetto ha poi presentato alcune cifre significative.
I progetti presentati che si trovano in fase embrionale o più concreta, sono ben 33 ripartiti in un comprensorio di 9300 ettari comprendenti i Comuni di Dalpe, Prato Leventina, Faido e Chironico e proposti da agricoltori (solo due per ora), enti patriziali o comunali, associazioni e privati.

Particolarmente preoccupati le cifre degli indicatori di sviluppo del comprensorio e che infatti fanno riflettere sulla necessità di trovare nuovi stimoli di sviluppo economico.
Nel 2000 vi abitavano 3000 persone e negli ultimi dieci anni la diminuzione della popolazione è stata di quasi l'8% a fronte invece di un aumento medio della popolazione cantonale dell'8%.
Al termine della presentazione sono seguite alcune domande del pubblico.

È stato chiesto come si procederà nel caso si rendessero necessarie delle modifiche del piano regolatore.
Il Sindaco ha risposto che eventuali modifiche sottostanno alla normale prassi che potrebbe essere però lunga e in alternativa è comunque possibile valutare l'utilizzo di una procedura semplificata con la presentazione di modifiche di poco conto.

Toccato pure il problema del finanziamento del progetto.
Da un lato ogni singolo promotore ne dovrà provare la sostenibilità e sarà responsabile di trovare la quota di finanziamento non coperta dai sussidi che possono raggiungere il 60%, mentre il Patriziato potrebbe beneficiare sino all'80% di aiuti finanziari.
I costi di gestione del progetto dovranno essere assunti da ognuno in quote proporzionali.
P
er quanto riguarda il Comune di Dalpe è intenzione del Municipio di presentare le proposte che lo vedono quale promotore diretto, in occasione della presentazione del messaggio di consuntivo oppure con una serata pubblica.

Durante la discussione è stato poi comunicato, da parte del Sindaco, che la modifica di poco conto del piano regolatore per iscrivere la Chiè d'Lena quale bene degno di protezione è stata accettata e nelle prossime settimane si procederà con la costituzione della Fondazione atta al recupero dell'edificio.
Smentita invece la notizia dell'intenzione di recuperare l'edificio quale residenza primaria, ma invece la volontà d'orientarsi su un progetto aperto alle esigenze di presenza, ad esempio, di scuole montane nel Comune.
Il progetto prevede un idea d'investimento attorno ai 3 mio.

Un altro intervento ha voluto essere di sostegno al progetto di scuola montana promosso dall'Associazione per la gioventù e le beneficenze parrocchiali di Ascona.

Il Presidente del Patriziato ha sottolineato che questa occasione di sostegno al settore agricolo è imperdibile e che ben difficilmente l'Ente da lui rappresentato potrà eseguire interventi di miglioria all'alpe e ai pascoli al di fuori d questa opportunità.

Il Sindaco ha poi concluso con l'auspicio che la serata abbia potuto essere l'occasione per far chiarezza ed informare adeguatamente gli interessati.